Un nuovo modo di congelare il cibo ne migliora qualità, sicurezza e riduce il consumo energetico

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Un nuovo metodo di congelamento isocorico messo a punto dai ricercatori del U.S. Department of Agriculture’s Agricultural Research Service (ARS) e della University of California-Berkeley, migliora la qualità dei prodotti, riduce i consumi energetici e le emissioni di CO2.

La nuova tecnologia non richiede significative modifiche agli attuali impianti di produzione. Si attua infatti immergendo l’alimento in un contenitore rigido di plastica o di metallo pieno di acqua e chiudendo ermeticamente il contenitore stesso. In queste condizioni nell’alimento non si formano gli abituali cristalli di ghiaccio.

Il risparmio energetico deriva dal non dover congelare completamente l’alimento e dal non dover più ricorrere alla surgelazione per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio. La stessa tecnica può essere utilizzata per la conservazione di alcune categorie di alimenti freschi (pomodori, ciliegie, e patate) ed è facilmente applicabile in qualsiasi fase della filiera.

Il congelamento isocorico è già largamente applicato in campo medico per la consevazione di organi e tessuti per i trapianti. Il metodo è coperto da brevetto ed il gruppo di ricerca lo sta traslando nell’industria alimentare.