I materiali più interessanti per pellicole antibatteriche e biodegradabili

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La proliferazione dei microrganismi è una delle cause principali della degradazione alimentare. Attualmente, i metodi più usati per controllare la crescita dei microrganismi negli alimenti consistono nella loro sterilizzazione oppure nell’aggiunta di conservanti.

La sterilizzazione degli alimenti può essere fatta sia a freddo sia a caldo; nel secondo caso, la sterilizzazione è detta anche pastorizzazione ed è molto efficace, ma purtroppo comporta un grande utilizzo di energia e può provocare la degradazione di alcuni componenti nutritivi.

Nemmeno l’uso dei conservanti è privo di controindicazioni: infatti nonostante i conservanti possano inibire efficacemente la crescita e la riproduzione dei microrganismi, la maggior parte di essi può avere effetti negativi sulla sicurezza alimentare.

Una strategia alternativa consiste nell’aggiungere ai materiali da imballaggio agenti antibatterici che sono in grado di conservare la qualità e la sicurezza degli alimenti senza perdite nel loro valore nutritivo.

In particolare, le pellicole a base di biomasse con l’aggiunta di agenti antibatterici possono portare ad una conservazione soddisfacente degli alimenti senza usare conservanti e al tempo stesso possono ridurre l’inquinamento ambientale grazie alla loro biodegradabilità.

La sostenibilità ambientale è la tendenza principale dell’industria alimentare ed è anche il concetto base dell’attuale sviluppo sociale ed economico della Cina. In questo quadro, G. Han et al. della Shenzhen YUTO Packaging Technology Co. hanno passato in rassegna i principali agenti antibatterici e i materiali polimerici degradabili ad uso alimentare.

Questo è un estratto dell’articolo uscito sulla rivista Macchine Alimentari di Marzo 2022. Puoi richiedere il numero o abbonarti alla rivista clicca qui