Utilizzo delle stampanti 3D nel settore alimentare

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La stampa 3D applicata al settore alimentare è in forte espansione. Questa tecnologia abbinata a tecniche più tradizionali consente di ottenere forme più originali e complesse del consueto ed è adatta anche a preparare prodotti salutistici e dietetici.

Per esempio il Dovetailed Design Studio’s, da sempre specializzato nella sferificazione dei liquidi, ora utilizza la stampante 3 D per creare sfere a base di succhi di frutta e alginato di sodio in polvere da utilizzare per arricchire per cibi e cocktail. Nel settore pasta, la pasta fresca è spesso stampata con tecnologia 3D per avere forme innovative non ottenibili con gli stampi tradizionali.

Nel settore carne la stampa 3D è applicata di produttori di sostituti della carne come Nova Meat o Redefine Meat e nella produzione di carne in laboratorio e ancora di prodotti ibridi che combinano proteine animali e vegetali. Ne è un esempio la collaborazione tra le due società Metech ed Enough. La start-up austriaca Revo Foods, stampare in 3D le fette di salmone.

In Cile, esperti di nutrizione hanno pensato di valorizzare le alghe Cochayuyo. Le trasformano in farina e con una stampante 3D creano statuine edibili di personaggi molto amati dai bambini invogliandoli a mangiare proteine vegetali. Nel comparto cioccolato l’uso della stampante 3D è ormai consolidato, ma diversi gruppi di ricercatori sono impegnati nella sperimentazione di parametri e additivi per migliorarne la croccantezza.

Si ottengono così creazioni di cioccolato dalle forme uniche e dai sapori esclusivi. Lo stesso dicasi per prodotti di pasticceria e prodotti da forno. Ci sono poi gli utensili da cucina stampati in bioplastiche, riciclabili e compostabili. Altri promettenti progetti riguardano il riutilizzo degli scarti di cucina, trasformati in oggetti di uso quotidiano: piatti, posate e simili.