La versatilità dei robot pick and place T4 e T5 di Schubert

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Con la tecnologia pick and place si automatizzano i processi di confezionamento in modo estremamente efficiente. Le aziende così possono continuare a produrre in modo redditizio anche con gli attuali trend di mercato particolarmente difficili.

Per continuare a migliorare l’efficienza e la flessibilità dei processi, il costruttore di macchine confezionatrici Schubert sviluppa costantemente la sua tecnologia robotizzata modulare d’avanguardia.

I più recenti componenti che si sono aggiunti al sistema sono i robot pick and place della serie T. Con il T4 e il T5 gli impianti della Schubert riescono ad adattarsi ancora meglio alle specifiche dei clienti e alle prestazioni richieste. Sono oltre 400 i robot della serie T già in esercizio, per esempio presso un produttore internazionale di dolciumi e pasticceria.

Per il confezionamento nel settore alimentare e dei dolciumi il pick and place è una delle funzioni principali, ma anche altri settori utilizzano queste applicazioni, p.e. l’industria dei cosmetici. Infatti, l’automazione con i robot pick and place è la soluzione ideale, laddove sia richiesto il confezionamento dei prodotti efficientissimo e allo stesso tempo flessibile.

Solo così i produttori possono raggiungere una portata di confezionamento redditizia e contemporaneamente soddisfare le richieste sempre più elevate in fatto di gamma di prodotti, confezioni miste e formati diversi. Una considerazione particolarmente importante, soprattutto per i settori soggetti a cambi continui e veloci che devono stare al passo con le richieste sempre nuove dei consumatori.

Nel frattempo, poi, i produttori devono soddisfare un’ulteriore esigenza del mercato: l’imperativo di utilizzare materiali di confezionamento ecosostenibili. Quindi, per garantire ai produttori sicurezza per il futuro, ci vogliono delle macchine confezionatrici altamente flessibili ed efficientissime che impiegano la tecnologia robotizzata. Così la portata delle macchine si può scalare, aumentando il numero di formati a piacere, sostituendo i materiali di confezionamento con varianti ecologiche, pur mantenendo la qualità sempre al massimo livello.

Esperienza decennale nella robotica

La Schubert, costruttore di macchine confezionatrici dalla lunga esperienza che ha incominciato a creare i suoi robot già negli anni ’80, conosce benissimo le esigenze della categoria e sviluppa i suoi robot adattandoli ai bisogni speciali dell’industria del packaging. I tanti tipi di robot versatili lavorano qualsiasi prodotto, anche i più delicati. Gli utensili personalizzati e sostituibili velocemente si adattano ad ogni forma e prodotto, anche grazie alle recenti conquiste fatte con la stampa 3D.

Gli impianti pick and place sono in grado di passare senza problemi dai vassoi in plastica a quelli di cartone. Nelle linee picker della Schubert si può realizzare praticamente un numero illimitato di formati con e senza vassoio. In ogni impianto, inoltre, l’elaborazione delle immagini monitora la qualità dei prodotti, se necessario anche in 3D, con un sistema sviluppato dalla Schubert stessa. Chi poi volesse confezionare i flowpack può scegliere la Flowpacker della Schubert, una flowpaccatrice con l’alimentazione pick and place integrata.

La Schubert ha costruito oltre 700 linee picker con migliaia di robot e decine di migliaia di utensili negli ultimi decenni, facendo così della competenza nel pick and place una delle sue specialità. L’azienda ha già lavorato praticamente prodotti di qualsiasi consistenza: prodotti freschi, ancora caldi di forno, congelati, già confezionati o nudi, appiccicosi, grassi, fragili o sensibili alla pressione. L’ampia gamma di merci confezionate finora, garantisce ai clienti il trattamento dei prodotti sicuro, delicato e contemporaneamente altamente efficiente.

I robot T garantiscono alta portata con il minimo ingombro

Oltre ai super collaudati F4, i robot di tipo Scara a quattro assi, con i robot della serie T il costruttore di macchine confezionatrici ha sviluppato un ulteriore tipo di robot per le sue macchine pick and place. La costruzione dei robot T4 e degli analoghi T5 si basa sul noto robot di tipo delta, ma la loro cinematica è diversa da quella dei robot normalmente disponibili sul mercato.

La loro area di lavoro limitata a un rettangolo li rende predestinati per fornire una portata elevata con il minimo ingombro. In un solo telaio TLM, infatti, possono lavorare contemporaneamente fino a sei robot delta a quattro o cinque assi. Con questa densità di robot la Schubert copre con una macchina parziale un’area di lavoro maggiore. Questo significa che si raggiunge una maggiore portata su un percorso più breve, si dispone di più flessibilità nel layout delle macchine e, in definitiva, si ottengono delle macchine pick and place più compatte.

Proprio quando l’ingombro costituisce una difficoltà nel capannone di produzione, la struttura compatta di queste macchine può costituire un vantaggio decisivo. Il robot T5 dispone di un quinto asse con cui si possono orientare o ribaltare i prodotti: un’ottima funzione p.e. per i biscotti che devono venire inseriti in un vassoio in posizione verticale. Il movimento supplementare del braccio offre maggiore flessibilità nel processo di confezionamento, oltre alla possibilità di rendere i processi difficili particolarmente efficienti e sicuri, garantendo la massima qualità dei prodotti anche con processi meccanici complessi.

I robot T, come gli F4 Scara della Schubert, lavorano di solito in squadra e possono venire scalati a piacere. Con i diversi tipi di robot F4 e T4/T5 la Schubert è in grado di offrire ai propri clienti la soluzione che meglio si adatta ai loro progetti individuali. Grazie all’area di lavoro più ampia trasversalmente rispetto alla direzione di marcia del nastro, il robot F4 è particolarmente adatto alla lavorazione sui nastri dei prodotti larghi o larghissimi, soprattutto nelle macchine pick and place che necessitano di un trasportatore di vassoi o di scatole solo su un lato.

Tutti i robot pick and place sono dotati di utensili sostituibili velocemente che in alcuni casi si possono realizzare con la stampa 3D.  I clienti della Schubert che desiderano utilizzare la stampa 3D dispongono della piattaforma di streaming delle parti PARTBOX dove, in un magazzino virtuale, sono memorizzati i pezzi di formato. In caso di necessità i pezzi possono venire stampati direttamente dal cliente con un ordine di stampa certificato su una comune stampante 3D.

I robot T4 nella pratica

La serie T al momento dà prova delle sue ottime prestazioni presso un produttore internazionale di pasticceria e dolciumi, dove con i robot T4 una linea picker lightline confeziona diversi tipi di pasticcini nei vassoi. Per poter sistemare la macchina pick and place appartenente alla gamma lightline nel limitato spazio disponibile, gli esperti hanno utilizzato un nastro largo 1.600 millimetri e hanno integrato nell’impianto otto robot T4. L’alta densità di portata dei robot, in questo caso, fa risparmiare un metro di spazio sulla lunghezza complessiva dell’impianto, riuscendo a raggiungere la portata desiderata nonostante il poco spazio a disposizione.

Per prelevare delicatamente il pan di spagna con o senza base di cioccolata viene utilizzata una speciale ventosa rotonda. I robot T4 di questa applicazione riescono a depositare i delicati pasticcini in modo sicuro ed efficiente nei vassoi di plastica anche se orientati diversamente o in formazioni differenti. Per garantire che vengano confezionati soltanto i dolci senza difetti, nella linea picker lightline è stato integrato uno scanner 3D in grado di acquisire non solo l’orientamento esatto e la superficie dei prodotti, ma anche l’altezza; il tutto con una precisione di 0,5 millimetri circa.

Anche per i dolci che hanno una superficie perfetta viene controllata l’altezza prescritta, in modo da constatare, per esempio, se i prodotti a strati hanno veramente anche la farcitura alla crema oppure lo strato inferiore di pan di Spagna. In questo modo viene migliorata la sicurezza del processo e la qualità dei dolci resta molto alta e costante. Nel caso in cui in futuro il produttore voglia ampliare la gamma dei suoi prodotti, potrà realizzare i nuovi formati utilizzando semplicemente altri utensili per i robot. Nella linea picker lightline è possibile anche passare in qualsiasi momento ai vassoi di cartone ecosostenibili, rendendo così l’impianto un investimento sicuro per il futuro.

Per ulteriori informazioni: www.schubert.group

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