Idrocolloidi derivati dalle alghe: applicazioni e sicurezza come ingrediente alimentare

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Gli idrocolloidi rappresentano una classe di additivi alimentari con un’ampia varietà di applicazioni (ad esempio, come addensanti, gelificanti ed emulsionanti). Tali additivi possono essere sintetici, di derivazione vegetale oppure animale.

Il continuo aumento della domanda da parte dei consumatori per alimenti naturali ha reso gli idrocolloidi ottenuti dalle alghe un’alternativa particolarmente interessante. In questo contesto, l’obiettivo di uno studio recente, effettuato da un gruppo di ricercatori taiwanesi [Liao et al., 2021], è stato quello di illustrare ed analizzare le attuali applicazioni di questi ultimi, fornendone, al tempo stesso, alcune riflessioni relative alla loro sicurezza come additivi alimentari.

In particolare, nello studio vengono riportate informazioni relative alla carragenina, all’agar ed all’alginato, i principali idrocolloidi derivati dalle alghe. Lo studio evidenzia che, negli ultimi tempi, la sicurezza della carragenina, un polisaccaride solfonato caratterizzato da differenti specificità strutturali, è stata messa in discussione a causa della sua documentata attività pro-infiammatoria e sospetta capacità di generare oligosaccaridi pro-infiammatori, a seguito della sua digestione da parte della microflora intestinale.

Al contrario, non è noto alcun dibattito o controversia relativamente alla sicurezza di utilizzo dell’agar (un composto a base di due polisaccaridi) e dell’alginato (polimeri di mannuronato e di guluronato) come additivo alimentare. Concludendo, gli autori sostengono che nonostante le differenze di opinione, la carragenina ottenuta dalle alghe continua e continuerà ad essere utilizzata dall’industria alimentare fino a quando non saranno disponibili alternative sostenibili.

L’impatto della digestione di quest’ultimo composto sulla salute umana richiede, inoltre, ulteriori approfondimenti per determinarne la reale risposta infiammatoria. In generale, infine, gli idrocolloidi cosi ottenuti sono considerati un’opzione sicura in sostituzione di additivi sintetici la cui preferenza da parte dei consumatori è sempre più ridotta.

Riferimenti bibliografici: Y.-C. Liao et al., Bioengineered, 12, 2021, 3787-3801.