Antimicrobici naturali: analisi delle potenziali sinergie tra differenti oli essenziali e composti puri

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I composti bioattivi delle piante presentano significative attività antimicrobica ed antiossidante che ne permettono l’utilizzo come sostituti degli additivi chimici generalmente impiegati nel settore alimentare.

In questo contesto, l’obiettivo del presente lavoro è stato quello di verificare tali attività nel caso di diversi oli essenziali (di corteccia di cannella, di foglie di cannella e di chiodi di garofano) e composti puri (vanillina, eugenolo e cinnamaldeide), applicati singolarmente o in combinazione tra di loro, nei confronti di ceppi di Listeria monocytogenes ed Escherichia coli.

In particolare, le interazioni sono state valutate utilizzando il metodo della scacchiera bidimensionale e quello degli isobologrammi. I risultati dimostrano che il potere antimicrobico è minimo per la vanillina (valori di minima concentrazione inibente, MIC, pari a 2795-3002 ppm) e massimo per gli oli di chiodi di garofano e di corteccia di cannella (valori di MIC pari a 402-778 ppm).

È stato, inoltre, osservato che le combinazioni vanillina-olio di chiodi di garofano e vanillina-olio di corteccia di cannella presentano gli effetti sinergici più significativi (raggiungendo valori di MIC anche < 200 ppm). Concludendo, gli autori evidenziano che l’utilizzo simultaneo di composti ottenuti da diverse piante, e da loro parti differenti, ne incrementa il potere antimicrobico permettendo di ridurre il dosaggio dei composti stessi.

Per questa ragione, ulteriori studi sono auspicabili per analizzare queste sinergie impiegando una più ampia varietà di antimicrobici, sempre di origine naturale, e valutandone gli effetti su altri microrganismi.

Riferimenti bibliografici: Cava-Roda et al., Foods, 10, 1-17.