Le tecnologie di imballaggio intelligenti stanno attirando un interesse sempre maggiore perché monitorano i cambiamenti che avvengono negli alimenti o nell’interno della confezione e quindi soddisfano la necessità di gestire in maniera efficace la catena di conservazione.
L’argomento è molto importante, perché il monitoraggio in tempo reale dei cambiamenti negli alimenti confezionati è fondamentale per garantirne la sicurezza. In particolare, è oggetto di interesse lo sviluppo di indicatori per i gas derivanti dal deterioramento degli alimenti e dalla crescita microbica. Una rassegna scritta da W. Heo et al. del Dipartimento di Food Science & Biotechnology della Gachon University in Corea del Sud riassume i principi di funzionamento e le caratteristiche degli indicatori di gas, sia commercializzati sia in fase di sviluppo.
Gli indicatori vengono applicati in forme quali pellicole, etichette, bustine e dispositivi; essi mostrano la presenza di gas attraverso cambiamenti di colore e sono diversi dai sensori, che forniscono dati quantitativi convertendo queste informazioni in segnali elettrici. I gas rilevati sono solitamente ossigeno, anidride carbonica e ammoniaca, che sono i principali indicatori della qualità degli alimenti.
Lo studio classifica gli indicatori in base al metodo di rilevamento e alla sensibilità; questa classificazione evidenzia le caratteristiche uniche di ciascuna tecnologia e il suo potenziale nel garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti. Infatti non tutti gli indicatori possono essere applicati a ogni tipologia di alimento, a causa di problemi di compatibilità con l’alimento monitorato ed è quindi fondamentale determinare l’indicatore appropriato per ciascun prodotto specifico.
