Il sago è un amido estratto dal midollo di alcune specie di palma appartenenti ai generi Metroxylon, Phoenix e Cycas. È un ingrediente della cucina tradizionale delle popolazioni di pianura della Nuova Guinea e dell’arcipelago delle Molucche. Una ricerca della Università di Pattimura (Indonesia) lo ha utilizzato per formulare un film edibile, biodegradabile e derivato da fonti rinnovabili.
I film edibili sono costituiti da tre principali componenti: idrocolloidi (proteine e polisaccaridi), lipidi, compositi (combinazioni di vari materiali). Le proteine più utilizzate sono gelatina, siero di latte, caseina, proteine di soia, grano e mais. Gli idrocolloidi comprendono derivati della cellulosa, alginati, amidi, pectine e altri polisaccaridi. I lipidi sono cere, acilgliceroli e acidi grassi.
L’amido è il materiale più studiato perchè costa meno rispetto a proteine e lipidi, è facilmente reperibile, commestibile e ha proprietà termoplastiche. Nel caso dei film edibili si preferisce un prodotto ad alto contenuto di amilosio (minimo 30%). L’ amido di sago ne contiene dal 27 al 33%.
Un film a base di solo amido avrebbe buone proprietà barriera all’ossigeno ma sarebbe molto fragile. Per questo motivo è miscelato a pectina, carragenina e gelatina. Quest’ultima è ricavata da materie prime ricche di collagene (pelle di pesce e ossa di animali) è trasparente, resistente, flessibile, in grado di ostacolare il trasferimento di ossigeno e anidride carbonica.
Si sono testati film edibili con i seguenti rapporti (grammo su grammo) di amido di sago e gelatina: 3:0; 2.75:0.25; 2.5:0.5; 2.25:0.75; 2:1. I film così ottenuti avevano spessori compresi tra 0,060 a 0,86 mm, resistenza alla trazione da 0,62 a 9,76 MPa, allungamento da 0,23 a 6,44%, solubilità da 28,96 a 59,01% e velocità di trasmissione del vapore acqueo da 11,41 a 20,03 g/m2. Tutti i suddetti parametri crescono in modo direttamente proporzionale all’aumentare del contenuto di gelatina.