Come cambierà la legislazione USA sugli OGM

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Da sempre gli agricoltori ricorrono a incroci e innesti per migliorare la produttività delle colture.  Nel XX secolo, l’ingegneria genetica transgenica, combinando il DNA da diverse fonti ha facilitato l’ottenimento di caratteristiche desiderate, è stata poi la volta delle tecniche CRISPR e dell’editing genetico di precisione.

Il quadro normativo statunitense risale alla presidenza Reagan, è molto frammentato e non protegge più agricoltori e ambiente. Sono coinvolte tre diverse agenzie federali: USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti), EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale) e FDA (Food and Drug Administration). I singoli Stati non hanno voce in capitolo. USDA regolamenta le colture OGM tramite APHIS (Animal and Plant Health Inspection Service) e verifica che le nuove sementi non costituiscano un pericolo per altre piante e prodotti.

Le piante OGM ottenibili anche tramite miglioramento genetico convenzionale sono esentate dai controlli. EPA monitora le colture in campo e rilascia permessi per testare colture con geni sperimentali che rendono la pianta più resistente ad alcune fitopatologie. Nel 2023 EPA ha esentato dai controlli le colture con modifiche che riducono o eliminano l’espressione di un gene o nelle quali la modifica genetica si deve ad un gene presente in una pianta compatibile.

FDA supervisiona il settore delle proteine transgeniche, le considera alla stregua di additivi alimentari ed esonera dalla “approvazione pre-immissione in commercio” buona parte delle colture OGM perché ritenute equivalenti alle colture non OGM. La nuova regolamentazione avrà invece un approccio olistico che comprenda sicurezza, sostenibilità, ambiente e ricerca pubblica. Le future colture OGM e le piante ottenute con tecniche CRISPR dovranno utilizzare meno input chimici, essere compatibili con la rotazione colturale e la associazione con altre piante, dare priorità a resilienza e sostenibilità del sistema, rendere più efficiente l’uso dei nutrienti, aumentare la resistenza naturale a parassiti e malattie.

Il legislatore affiderà il controllo ad un’unica agenzia federale che sarà chiamata a unificare il metodo di valutazione del rischio per OGM e tecniche CRISPR. Le nuove coltivazioni non dovranno aumentare la dipendenza da sementi brevettate o creare barriere alla conservazione e alla condivisione delle sementi. Per tenere conto del contesto socioeconomico e delle esigenze degli agricoltori locali, la legge dovrebbe affidare le diverse decisioni ai singoli Stati USA.

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