La generazione di vapore è un processo ad alta intensità energetica e si basa invariabilmente su combustibili fossili, bricchetti o biomassa.
In questo contesto, in uno studio recente, effettuato da un gruppo di ricercatori indiani (Pise & Thorat, 2023), viene proposto l’utilizzo di un sistema sostenibile, basato sull’impiego di tecnologie solari, da applicare al processo di estrazione di un olio essenziale (foglia di Betel).
In particolare, la sperimentazione prevede l’ottimizzazione opto-geometrica ed il calcolo dell’area dei collettori solari a concentrazione (CSC). L’analisi è stata fatta considerando le seguenti tre differenti tipologie di CSC: riflettore Fresnel lineare (LFR), collettore a piatto parabolico (PDC) e collettore parabolico assiale (PTC). I risultati evidenziano che per soddisfare i requisiti di consumo di vapore richiesti dal processo (250 kg per batch di biomassa da trattare) è necessaria un’area del collettore pari a 78, 122 e 139 m2, rispettivamente, per LFR, PDC e PTC.
La sperimentazione ha permesso, inoltre, di determinare un consumo specifico di vapore pari a 750 g/ml di olio estratto. Nello studio è stata, infine, condotta una valutazione tecnico-economica dettagliata secondo la quale il costo associato alla produzione di una tonnellata di vapore è inferiore con i sistemi CSC rispetto a quanto calcolato per un convenzionale generatore alimentato a bricchetti.
Anche se il costo di investimento iniziale sembra essere elevato, il periodo di ammortamento dei sistemi LFR e PTC è, rispettivamente, pari a 1.10 e 2.45 anni. Concludendo, la tecnologia CSC costituisce una soluzione ecosostenibile per la produzione di vapore da impiegare nel processo di estrazione degli oli essenziali.
