 L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di proporre un approccio multistep per ottimizzare il processo di produzione di pasta a base di farine non convenzionali. In particolare, nella prima fase sperimentale sono stati prodotti campioni di pasta utilizzando farine di quinoa e di avena. Nella seconda fase, alla formulazione precedente è stata addizionata anche la farina di legumi. Nella fase sperimentale successiva, la farina di avena è stata sostituita con quella di mais, mentre nell’ultima fase del processo di ottimizzazione sono state utilizzate le farine di quinoa, di mais e di soia. In ciascuna fase sperimentale sono state valutate le caratteristiche reologiche dell’impasto ed i principali parametri sensoriali degli spaghetti così prodotti. In sintesi, i risultati dimostrano che la farina di quinoa impartisce agli spaghetti un sapore sgradevole, mentre la farina di legumi rende l’impasto troppo duro. Al contrario, l’addizione delle farine di mais e di soia migliora sia il gusto, sia la texture degli spaghetti. Ulteriori approfondimenti sono ancora necessari per valutare altri parametri qualitativi del prodotto, come, ad esempio, quelli nutrizionali.
L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di proporre un approccio multistep per ottimizzare il processo di produzione di pasta a base di farine non convenzionali. In particolare, nella prima fase sperimentale sono stati prodotti campioni di pasta utilizzando farine di quinoa e di avena. Nella seconda fase, alla formulazione precedente è stata addizionata anche la farina di legumi. Nella fase sperimentale successiva, la farina di avena è stata sostituita con quella di mais, mentre nell’ultima fase del processo di ottimizzazione sono state utilizzate le farine di quinoa, di mais e di soia. In ciascuna fase sperimentale sono state valutate le caratteristiche reologiche dell’impasto ed i principali parametri sensoriali degli spaghetti così prodotti. In sintesi, i risultati dimostrano che la farina di quinoa impartisce agli spaghetti un sapore sgradevole, mentre la farina di legumi rende l’impasto troppo duro. Al contrario, l’addizione delle farine di mais e di soia migliora sia il gusto, sia la texture degli spaghetti. Ulteriori approfondimenti sono ancora necessari per valutare altri parametri qualitativi del prodotto, come, ad esempio, quelli nutrizionali.
Bibliografia
M. Mastromatteo & M.A. Del Nobile, Tecnica Molitoria, 64, 2013, 16-23
