Una ricerca ha isolato alcuni batteri che degradano il polietilene presente in contesti marini contenenti rifiuti plastici.
Per la formazione di biofilm, la produzione di biosurfattante e di proteasi sono stati valutati quattro isolati batterici contenenti rispettivamente Micrococcus luteus, Bacillus cereus, Enterococcus faecalis e Actinomyces sp.
Per indurre cambiamenti strutturali e promuovere la colonizzazione batterica e la formazione di biofilm sulle microplastiche in LDPE i materiali sono stati irradiati con raggi gamma. Il miglior biofilm si è avuto però in terreni addizionati con il 30% di brodo di soia triptico, il 10% di biosurfattante e 300 µM di cloruro di calcio. L’aggiunta di queste sostanze al terreno di coltura ha migliorato significativamente la colonizzazione batterica e la formazione di biofilm rispetto all’irradiazione con raggi gamma.
La miglior degradazione di microplastiche da LDPE si è ottenuta attraverso un protocollo multifase: nella prima fase i campioni sono stati pretrattati con irradiazione gamma a 40 kGy, che ha comportato una perdita di peso gravimetrica del 5,7% e alterazioni strutturali e morfologiche.
A seguire vi è stata l’incubazione per una notte in terreni che inducono biofilm e seguita da una ulteriore incubazione in terreni minimi per 30 giorni. Questo approccio ha comportato una perdita di peso totale del 22,5%. I ricercatori raccomandano quindi un pretrattamento sinergico per promuovere il biofilm e migliorare la biodegradazione delle microplastiche in LDPE da parte dei batteri marini.


