Malattie trasmissibili con gli alimenti e prodotti che le hanno provocate

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FDA, CDC (Centers for Disease Control and Prevention) e USDA FSIS (U.S. Dept. of Agriculture’s Food Safety and Inspection Service) hanno unito le forze nel progetto IFSAC (Food Safety Analytics Collaboration) nell’intendo di migliorare il metodo che consente di collegare gli episodi di malattie trasmissibili con gli alimenti ai patogeni ed agli alimenti che le hanno causate. Hanno pubblicato il “Foodborne Illness Source Attribution Estimates per Salmonella, Escherichia coli O157 (E. coli O157), Listeria monocytogenes (Lm), e Campylobacter. I dati sono stati ricavati dalla sorveglianza sulle epidemie. IFSAC ha analizzato i dati di 1000 casi di malesseri alimentari attribuiti a Salmonella, E. coli O157, Listeria e Campylobacter verificatisi tra il 1998 ed il 2012 ed ha nel contempo classificato gli alimenti in 17 diverse categorie. Il gruppo di lavoro ha deciso di considerare le suddette quattro specie di microrganismi in quanto sistematicamente causa di malattie gravità.
Si è inoltre tenuto conto della possibilità di ridurre il rischio di contaminazione con interventi mirati. L’ 80% delle patologie da E. Coli 0157 sono attribuite alla carne ed ai vegetali in foglia, le samonellosi sono attribuite a diversi tipi di alimenti comuni pomodori, uova, frutta, carni soprattutto avicole, germogli. Il 75% delle patologie da Campylobacter si devono a prodotti lattiero caseari (66%) e carni avicole (8%). Molte sono imputabili al consumo di latte crudo e a formaggi ottenuti da latte crudo. Le listeriosi sono state attribuite alla frutta (50%) ed ai prodotti lattiero caseari (31%). I dati relativi alla frutta sono ritenuti poco attendibili perché derivanti da una sola epidemia causata dal melone cantalupo del 2011. Queste stime aiuteranno le agenzie a stabilire le priorità nei controlli, a mettere a punto e far rispettare regole, standard e misure tra le altre attività.