Come farsi trovare pronti per le ispezioni delle autorità di controllo?

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Come sappiamo una macchina alimentare è un MOCA particolarmente complesso e, in quanto tale, richiede che la gestione della qualità, le ispezioni e le autorità di controllo stesse siano predisposte a tale complessità.

Sebbene questo possa apparire scontato, la pratica quotidiana ci mostra come non vi sia ancora sufficiente consapevolezza da ambo i lati, operatori e controllori. Farsi trovare pronti a un’ispezione significa saper gestire, in ogni momento, questa complessità e tradurla in dati comprensibili alle autorità di controllo: un compito niente affatto banale, vediamo perché.

Chi esegue i controlli?

Le autorità competenti, ridefinite recentemente dal D.Lgs. 27/2021 in recepimento al regolamento 2017/625/UE, demandano l’operatività dei controlli a organi di polizia giudiziaria:

  • I NAS, il nucleo dei Carabinieri competente in materia di sanità;
  • Altri organi di polizia quali di Carabinieri forestali, le Capitanerie di porto, la Polizia di Stato, i vigili urbani, ecc.

Chi è soggetto a controllo?

Tutti gli operatori del settore MOCA, inclusi i produttori di macchine alimentari e componenti, che hanno reso nota la propria attività, come obbligatoriamente previsto dal D.Lgs. 29/2017.

I controlli si realizzano attraverso un audit nel sito produttivo.

Quando si è soggetti a controllo?

Il momento in cui si è soggetti a controllo dipende dalla logica con la quale si rende necessario:

  • I controlli programmati: vengono eseguiti sulla base di una programmazione pluriennale europea concordata con il Ministero della salute. Le autorità competenti a livello territoriale, solitamente le ASL o le ATS, sono tenute a pubblicare annualmente il numero e gli ambiti di controlli nonché la tipologia di operatori interessati. Questi devono essere avvisati con un preavviso di almeno 20 giorni, nel quale si specificano gli ambiti e i documenti oggetto di verifica e se è richiesta la presenza di specifiche figure aziendali.
  • I controlli straordinari: Qualora un MOCA subisca un controllo sfavorevole ovvero si rilevi una non conformità, solitamente alla frontiera oppure in un Paese terzo dell’Unione europea o nello stesso Paese di produzione durante un controllo periodico, si attiva il sistema di rintraccio per le emergenze (RASFF) e si procede con i controlli per verificare che tutti gli operatori coinvolti abbiano attivato adeguatamente il proprio sistema di rintracciabilità.

Poiché in Italia esportiamo il 70% delle macchine alimentari prodotte, può accadere di essere soggetti a controllo straordinario in seguito a una richiesta sopraggiunta dalle autorità competenti del Paese europeo importatore nel quale sia verificata una non conformità.

Quali sono le principali criticità di un controllo?

Attualmente, la complessità di cui dicevamo all’inizio si traduce in una serie di possibili criticità in fase di controllo:

  • Ogni Regione ha disciplinato autonomamente le modalità di esecuzione degli audit, complicando il quadro nazionale e rendendo particolarmente complesso agli operatori informarsi adeguatamente sui metodi di ispezione;
  • La maggior preparazione, da parte delle autorità di controllo, al settore alimentare piuttosto che a quello delle macchine alimentari, può generare incomprensioni anche serie in fase di controllo tra ispettori e operatori;
  • La limitata capacità di laboratorio da parte delle ASL fa sì che, solitamente, le analisi siano tarate sui MOCA importati dall’estero, poiché è più frequente che i controlli vengano eseguiti sui materiali in ingresso alle frontiere, e questo può determinare una taratura non ottimale per gli operatori nostrani.

Come prepararsi a un controllo in azienda?

Il metodo più efficace per affrontare al meglio i controlli in azienda è eseguire periodicamente delle gap analysis, sia sul sistema di assicurazione e controllo qualità sia sui propri processi produttivi stessi. Solo così è possibile mettere in luce possibili non conformità e intervenire per tempo.
Particolare attenzione deve essere riservata all’analisi della documentazione a supporto dei processi e degli articoli in ingresso e in uscita. Procedure, istruzioni operative, analisi dei rischi, dichiarazioni di conformità: in fase di controllo, permettono di dimostrare alle autorità competenti il proprio impegno nella gestione della qualità e, quindi, di prevenire rischi e sanzioni.

Non di meno, deve essere monitorata l’informazione e la formazione dei referenti aziendali in materia di GMP di normativa food contact vigente nei mercati di interesse.

Infine, ricordiamo che audit e “check-up”, oltre a essere fondamentali strumenti di prevenzione, offrono spunti di crescita e miglioramento continuo: in tale ottica non conformità fa rima con opportunità!

Per saperne di più, consultare il sito di Ecol Studio.