Nanotecnologie nel settore alimentare, recenti sviluppi, rischi e regolamentazione

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Gli imballaggi del futuro non saranno più solo un contenitore del cibo che lo protegge dall’ambiente circostante, ma saranno un sistema sempre più complesso, che interagisce con il prodotto in essi contenuto. Pertanto, nel settore della ricerca e dello sviluppo degli imballaggi alimentari, la concorrenza sarà sempre più forte e la capacità di innovazione fondamentale; in quest’ambito le nanotecnologie si stanno imponendo come uno dei metodi migliori per produrre sia alimenti sia imballaggi di qualità migliore. Ma cosa sono le nanotecnologie? Con questo termine s’intende lo studio, la produzione e la manipolazione di sostanze su scala nanometrica compresa tra 1 e 100 nanometri, dove 1 nanometro corrisponde ad 1 miliardesimo di metro. L’interesse per le nanotecnologie sta nel fatto che le sostanze su questa scala così ridotta hanno proprietà e funzioni diverse rispetto alla materia su scala “convenzionale” e in alcuni casi queste nuove tecnologie, purché gestite correttamente e regolate, possono svolgere un ruolo centrale nel migliorare lo sviluppo di prodotti e di processi a beneficio della salute umana. Addirittura alcune applicazioni possono essere positive anche per i paesi in via di sviluppo, in particolare per l’aumento di produttività del settore agricolo e per il miglioramento della sicurezza dei cibi e dell’acqua. Le nanotecnologie sono già alla base di molte applicazioni già lanciate sul mercato, come ad esempio le nano particelle di argento usato come antimicrobico; invece altre applicazioni sono ancora in fase di sviluppo, come ad esempio l’ossido di zinco per la sterilizzazione di superfici con luce attivata e l’amido, per il quale si vogliono ridurre le dimensioni delle particelle fino a dimensioni nanometriche per aumentare l’efficienza di un adesivo già disponibile in commercio. In una recente pubblicazione (M. Cushen, Trends, 2012) sono state raccolte le principali applicazioni e le prospettive delle nanotecnologie nel settore alimentare e nel packaging. Per quanto riguarda i cibi i settori più all’avanguardia per l’applicazione delle nanotecnologie riguardano i seguenti settori:

• l’utilizzo di sostanze organiche naturalmente presenti negli alimenti, come le proteine, i carboidrati e i grassi, che possono variare moltissimo in dimensione e passare da polimeri grandi a molecole molto più piccole e anche di dimensione nanometrica;

• la preparazione di nanoemulsioni, che sono un esempio di come le nanotecnologie possono essere applicate con enormi vantaggi ad un processo già consolidato nell’industria alimentare;