L’Indice Mondiale per la Sicurezza Alimentare (GFSI) è stato lanciato nel luglio 2012 ed elaborato dalla Economist Intelligence Unit in collaborazione con DuPont ed esperti internazionali. Questo indice, grazie all’utilizzo di oltre 25 indicatori, misura i livelli di sicurezza alimentare sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. La valutazione è stata suddivisa in tre categorie principali: accessibilità, disponibilità, qualità e sicurezza. Al primo posto ci sono gli Usa: l’Italia raggiunge un punteggio di 74,6 negli indicatori globali e figura quindi al 22° posto sui 107 Paesi analizzati. A differenza di altre ricerche in ambito di sicurezza alimentare il GFSI permette di avere una visione generale, per andare a scandagliare tutti i fattori che contribuiscono all’insicurezza alimentare. Oltre a ciò, rileva l’impatto delle variazioni dei prezzi alimentari globali a livello nazionale, dove si avvertono più direttamente le fluttuazioni dei prezzi, in modo da poter esaminare il rischio che i Paesi affrontano nel corso dell’anno.
