Russia, un mercato su cui puntare

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Lebensmittelindustrie Keksherstellung / food production

Le aziende alimentari russe chiedono novità nel packaging dei prodotti alimentari e delle tecnologie per la loro produzione. Il Paese, caratterizzato da una forte espansione economica, rappresenta una grande opportunità per i produttori italiani di tecnologia.

La Russia è paese europeo più popolato con circa 143 milioni di abitanti, caratterizzato da una forte espansione. Lo testimonia anche la crescita del PIL aumentato, tra il 2011 e il 2012, del 14,4%. Stanno crescendo sia le esportazioni (+11,9% nel 2012), per un valore pari a 451 miliardi di euro, sia le importazioni di merci che hanno raggiunto i 252 miliardi di euro. Dopo i mezzi di trasporto, la voce più importante dell’import russo riguarda i beni alimentari intermedi. Le abitudini di consumo della popolazione russa moderna e i supermercati sempre più presenti nelle città medie stanno provocando un interesse sempre maggiore, da parte delle aziende alimentari russe, verso le novità del packaging dei prodotti alimentari e delle tecnologie per la loro produzione. La Russia è dunque oggi un paese che chiede nuovi macchinari packaging e tecnologie all’avanguardia per poter proporre ai suoi clienti delle soluzioni specializzate e flessibili.

Forni

Il mercato russo del packaging e delle tecnologie alimentari
Il settore del packaging italiano ha resistito abbastanza bene alla crisi economica e finanziaria, anche se nel 2012 si è registrato un calo dell’attività produttiva e della domanda interna. Uno dei Paesi su cui le aziende italiane stanno puntando la Russia. E’ uno dei mercati più importanti nei settori dell’agroalimentare, delle bevande, della cosmetica, della farmacia e dell’imballaggio. Il mercato russo del packaging offre grandi opportunità di business per i fornitori di macchine, materiali e imballaggi. Si tratta di un mercato ancora in crescita. Le aziende italiane hanno davanti a loro un mercato caratterizzato non solo da una considerevole crescita della domanda, ma anche da aspettative sempre più alte riguardo alla qualità. Le aziende alimentari russe stanno investendo per il rinnovamento di questi macchinari e imballaggi e chiedono soluzioni tecnologicamente avanzate e linee complete. Nel settore dell’imballaggio, è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, la domanda di mercato nei segmenti del converting e della stampa su imballaggio, anche grazie al varo di nuove norme sull’etichettatura e l’identificazione dei prodotti. Ciò permetterà ai fornitori di macchinari e impianti per la finitura dei materiali da imballaggio, insieme ai fornitori di tecnologie per la produzione di materiali per il packaging e di macchinari e impianti per la stampa su imballaggio, di accrescere la propria immagine sul mercato. Negli ultimi due-tre anni, la Russia si conferma il quinto mercato di sbocco per le nostre macchine per imballare; anche gli ultimi dati disponibili relativi all’export italiano nel periodo gennaio-luglio 2013 convalidano questa posizione con un incremento del nostro export verso la Russia del 2% nei primi sette mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oggi il 27% delle macchine packaging in Russia sono italiane (e il 15% delle macchine agroalimentare, settore sempre molto legato all’imballaggio). Inoltre in base alle statistiche internazionali disponibili, l’Italia nel 2012 risulta il secondo fornitore estero di macchine per imballare sul mercato russo, subito dietro la Germania. La conferma della forte presenza degli imprenditori italiani di macchine per il packaging in Russia è data anche dalla numerosa partecipazione delle aziende italiane alla fiera Upakovka/Upak Italia, specializzata nei macchinari packaging, e che si svolge ogni anno a Mosca. L’Italia era il paese più presente quest’anno (dopo la Russia ovviamente con 95 aziende espositrici) con 91 aziende (+10% rispetto all’anno scorso), superando il numero di aziende tedesche presenti (62 aziende), concorrente storico nel settore delle macchine, e la Francia (11 espositori). Anche le macchine italiane per la trasformazione alimentare sono molto ricercate in Russia. Secondo l’ICE, il mercato delle macchine italiane per l’industria alimentare importate da questo paese, hanno registrato una crescita del 27,4% nel primo semestre del 2013, per un valore di 60 milioni di euro, con una quota di mercato salita al 9,6%. I componenti meccanici, importati nel 2012 per 82 milioni di Euro (+12,2%), crescono del 2,3% anche nel 2013, seppur con una quota di mercato leggermente in calo (-0,3%). I macchinari per la lavorazione della plastica e della gomma con 53 milioni di Euro, mettono a segno un +48,5% in valore rispetto al giugno 2012 e un +2,5% in quota di mercato, passata al 15,3%. Positivo anche il mercato delle macchine agricole (+19,4%) e, tessili (+63,5%), importate per 6 milioni di Euro.

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Nuovi obblighi per esportare macchine in Russia

Nuovi obblighi per esportare macchine in Russia
Dal 15 febbraio 2013 sono entrati in vigore nell’Unione doganale EurAsEC (Russia, Bielorussia e Kazakistan) nuovi Regolamenti Tecnici obbligatori, in sostituzione della certificazione GOST, che applicano in quei paesi regole tecniche circa la sicurezza delle macchine e attrezzature, le problematiche sulla bassa tensione, EMC, ATEX, apparecchi a gas, ecc. Di questi nuovi regolamenti tecnici ne ha parlato Matteo Marconi (AC&E di Verona), esperto di certificazione macchine, al seminario organizzato sull’argomento da ACIMAC e UCIMA lo scorso aprile. Nella sua relazione si evince che i nuovi Regolamenti Tecnici avranno un forte impatto sui fabbricanti ed esportatori nelle prossime spedizioni verso i paesi dell’Unione doganale EurAsEC. Le norme diventano più severe, si riduce il numero degli enti di certificazione e dei laboratori di prova abilitati a svolgere le procedure di valutazione della conformità nell’ambito dei nuovi Regolamenti Tecnici. La gran parte dei prodotti passa da regime certificativo a regime dichiarativo. Dallo scorso febbraio è vietato il rilascio dei certificati di conformità di tipo nazionale. Quelli rilasciati prima dell’entrata in vigore dei Regolamenti Tecnici saranno validi fino al 15/03/2015 solo sul territorio dello Stato membro che li ha rilasciati. I prodotti certificati nell’ambito dei Regolamenti Tecnici dell’Unione doganale vengono saranno marcati con il marchio di conformità EAC. Le novità più importanti sono:
1.    Un soggetto straniero (fabbricante, fornitore) non può più essere intestatario del certificato o dichiarazione di conformità;
2.    Introdotte nuove norme da applicare su base volontaria al fine di assicurare il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza per ciascun Regolamento Tecnico.
3.    Recepite alcune norme EN.
4.    Cambiati gli schemi di certificazione/dichiarazione di conformità;
5.    Introdotta la figura del Mandatario – soggetto, agente in nome e per conto del fabbricante straniero nelle questioni inerenti la conformità dei prodotti immessi sul mercato dell’Unione doganale con l’assunzione della responsabilità derivante dalla non conformità dei prodotti immessi ai pertinenti requisiti delle norme applicabili. Chi può fare il mandatario? L’Importatore, il cliente in caso di singola spedizione o la società esterna avente diritto nell’ Unione doganale.
In particolare il nuovo Regolamento tecnico 010/2011 prevede una documentazione richiesta per la valutazione di conformità delle Macchine ed Attrezzature. Per la precisione: la dichiarazione di conformità con l’elenco delle norme applicate in fase di progettazione/costruzione/collaudo della macchina; una copia dei certificati/attestazioni delle prove richieste dalle norme citate nella dichiarazione di conformità, svolte dal fabbricante o da un laboratorio accreditato; Justification of safety TR UD 010/2011; il manuale d’uso, installazione e manutenzione in lingua russa. Uno dei punti salienti del Regolamento è l’obbligo della stesura della “Giustificazione di sicurezza”, la quale viene realizzata in fase di progettazione della macchina e la accompagna durate tutte le sue fasi di vita. La “Giustificazione di sicurezza” è un documento definito nello standard GOST R 54122-2010, contenente analisi dei rischi, informazioni sulla documentazione progettuale, operativa e tecnologica, misure minime atte a garantire la sicurezza di una macchina, che accompagna la macchina per tutta la sua vita e viene integrato con i risultati dell’analisi dei rischi dopo la sua manutenzione generale. I nuovi regolamenti tecnici introducono anche nuovi requisiti di sicurezza per i prodotti alimentari da immettere sui mercati di Russia, Bielorussia e Kazakistan. Le nuove regole riguardano sicurezza del grano e dei prodotti alimentari in generale, dei succhi di frutta e verdura, dei prodotti ottenuti da oli e grassi animali e vegetali, degli alimenti dietetici, tra cui alimenti dietetici destinati a fini medici speciali, degli additivi alimentari, aromatizzanti e coadiuvanti e, infine, la marcatura dei prodotti alimentari. Anche in questo caso, le attestazioni di conformità rilasciate per prodotti oggetto della nuova normativa prima del 01/07/2013, rimarranno valide fino al 15/02/2015, quelle rilasciate prima della data di pubblicazione ufficiale dei nuovi Regolamenti Tecnici, fino alla data di scadenza in esse indicata. L’immissione sul mercato dell’Unione doganale dei prodotti certificati secondo la normativa vigente fino al 01/07/2013 è consentita fino al 15/02/2015.