Riduzione del cadmio negli alimenti

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Il 4 aprile 2014, la UE ha pubblicato una Raccomandazione relativa alla riduzione della concentrazione di cadmio negli alimenti. I valori massimi accettabili sono definiti dal Reg. n.1881/2006/CE. Nel 2009 EFSA aveva stabilito una TWI (tolerable weekly intake/dose settimanale tollerabile) pari a 2,5 ÎĽg/kg di peso corporeo. Alcune ricerche hanno dimostrato che in Europa le esposizioni alimentari medie al cadmio sono prossime o superiori a tale limite; alcuni sottogruppi di popolazione rischiano di superarlo di circa il doppio. Gli alimenti che piĂą contribuiscono a tale esposizione, a causa dei consumi elevati, sono: cereali e derivati, ortaggi, frutta a guscio, leguminose, radici amidacee, patate, carne, pesce e derivati. Le maggiori concentrazioni sono state riscontrate in: alghe, pesce, frutti di mare, cioccolato, dietetici, funghi, semi oleaginosi e frattaglie commestibili. In base a tali dati si è pensato di rivedere i tenori massimi accettabili per gli alimenti per bambini e per alcuni dei sopra citati prodotti. Non si avrĂ  una riduzione immediata, perchĂ© la presenza di cadmio varia in funzione della zona di coltivazione dei vegetali, del trasferimento in misura diversa dal suolo alle piante in funzione del pH e di altri componenti del terreno, delle diverse varietĂ  vegetali che accumulano cadmio in modo altrettanto differente ed ancora in funzione dell’utilizzo in agricoltura di fanghi derivanti dai liquami, letame o concimi a base di fosfati e di altri fattori. Per quanto riguarda la presenza di cadmio nei fertilizzanti a base di fosfati è necessario seguire la strategia impostata dalla UE nel 2008. I metodi di attenuazione adottabili sono tanti e diversi, ma i tempi di attuazione sono lunghi perchĂ© il metodo scelto deve essere adattato alle singole colture e zone geografiche. Gli Stati membri devono informare gli agricoltori sui metodi di attenuazione disponibili e continuare con le ricerche e le indagini per migliorarli o impostarne di nuovi. Gli effetti delle misure adottate devono essere monitorati e comunicati alla Commissione ed all’EFSA. La situazione sarĂ  riesaminata entro il 2018. La campionatura e l’analisi devono avvenire in base al Reg. n. 333/2007/CE relativo ai metodi di campionamento ed analisi per il controllo ufficiale dei tenori di piombo, cadmio, mercurio, stagno inorganico, 3-MCPD e idrocarburi policiclici aromatici negli alimenti.