Il Codex alimentarius ha adottato diverse nuove norme a tutela dei consumatori, fra queste i livelli massimi accettabili di piombo nel latte per la prima infanzia, di arsenico nel riso e la riduzione dell’uso dei farmaci veterinari negli allevamenti da carne, uova e miele. Nel latte per la prima infanzia il piombo non deve superare 0,01 mg/kg. I bambini di età inferiore a tre anni sono molto vulnerabili agli effetti tossici del piombo; il metallo danneggia il sistema nervoso ed il cervello, diminuendo la capacità di apprendimento. Il piombo è naturalmente presente nell’ambiente e può trovarsi in tracce negli ingredienti utilizzati per il latte per la prima infanzia, è pertanto necessario approvvigionarsi di materie prime provenienti da zone a minori concentrazioni di piombo nel terreno. Il Codex stabilisce il livello massimo di arsenico nel riso a 0,2 mg/kg. Un’esposizione di lungo periodo può causare tumori e lesioni della pelle, problemi dello sviluppo, malattie cardiache, diabete, danni al sistema nervoso ed al cervello. L’arsenico è presente nei terreni e nelle acque. Il riso assorbe più arsenico rispetto ad altre colture e può essere una rilevante fonte di esposizione nei Paesi asiatici, dove è l’alimento base per milioni di persone e dove le risaie sono irrigate con acque pompate da pozzi tubolari poco profondi, contenenti sedimenti ricchi di arsenico. Tra le soluzioni suggerite dal Codex vi è il coltivare il riso in letti rialzati. Il Codex raccomanda anche di ridurre dell’uso dei farmaci veterinari negli allevamenti di animali da carne, latte, uova e miele. I farmaci considerati dal Codex sono otto: cloramfenicolo, verde malachite, carbadox, furazolidone, nitrofural, cloropromazina, stilbene e olaquindox; sono utilizzati come antibiotici e fattori di crescita. Possono avere effetti dannosi sulla salute umana e contribuire allo sviluppo di batteri farmaco resistenti.