In letteratura sono disponibili diversi studi scientifici che dimostrano le proprietà funzionali dell’olio di lino. I semi da cui tale olio viene estratto sono, infatti, ricchi di acido alfa-linolenico, di fibre e di proteine, oltre che di alcuni preziosi composti minori importanti per il consumo umano. Di conseguenza, le diete comprendenti olio di semi di lino dimostrano effetti utili contro disordini come quelli legati alla bassa pressione sanguigna. Generalmente, per l’estrazione di questo tipo di olio vengono utilizzati solventi organici. Un’alternativa è rappresentata dalla spremitura (estrazione meccanica) che preserva maggiormente il prodotto e l’ambiente, ma garantisce rese inferiori rispetto ai solventi. Un’alternativa particolarmente interessante è costituita dall’utilizzo di fluidi supercritici, come l’anidride carbonica (SC-CO2). Scopo del presente lavoro è stato quello di confrontare la qualità di oli di semi di lino estratti mediante l’impiego di SC-CO2 pura o di SC-CO2 addizionata di etanolo come co-solvente. In particolare, è stata determinata anche la capacità di estrazione di importanti composti polari quali i polifenoli. In sintesi, lo studio permette di confermare l’ottima performance estrattiva della SC-CO2 nell’ottenimento di ingredienti alimentari funzionali come l’olio di lino.
Bibliografia
G.F. Regnicoli et al., Progress in Nutrtion, 14, 2012, 50-57