Snack, cambiano le abitudini degli italiani: si preferisce la frutta a guscio

1955

shutterstock_52531351Nel mercato italiano salati snack, frutta a guscio e semi rappresentano la seconda, maggiore classe di prodotti, e si prevede che essa raggiunga i 27,4 milioni di kg entro il 2018, pari a un valore di 244 milioni di dollari. Questo è quanto ha rivelato un rapporto Canadean, secondo il quale i nostri connazionali amano accompagnare i loro momenti di relax con degli snack salati e, preferenzialmente, con noci e semi. Tra i principali motivi della scelta, sicuramente il gusto appagante, la comodità e il contenuto nutrizionale interessante fanno di questi prodotti una scelta popolare per lo snack, anche grazie alla possibilità di arricchirne l’esperienza sensoriale con aromi e coperture. Sempre secondo l’indagine, gli italiani cercano sapori ammiccanti, come ad esempio anacardi al peperoncino o pistacchi con il melograno. Tuttavia, i sapori di base non passeranno di moda, offrendo ai consumatori la possibilità di tornare fra i gusti più noti. Inoltre, il rapporto ha fornito anche il dato dell’aumento della domanda di imballaggi adatti ad un consumo in movimento. Noci e semi beneficiano non solo dell’immagine di prodotto goloso, ma anche più sano rispetto ad altri prodotti, come patatine o snack trasformati. Inoltre, oltre il 20% dei consumi di noci e semi in Italia è motivato da esigenze nutrizionali legate all’età, come l’elevato tenore proteico per sostenere la massa muscolare, il calcio per la salute delle ossa per i giovani sotto i 15 anni e gli ultra 55enni, o per il contenuto in vitamina E, apprezzata dai consumatori di mezza età per il ruolo anti-invecchiamento. Per questo motivo, i produttori dovrebbero approfittare del contenuto nutrizionale di noci e semi e proporre una gamma di prodotti con benefici salutistici per le diverse classi di età, diversificati in base al tipo di frutta a guscio.