Nanoadditivi, ci possiamo fidare?

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Quale messaggio possiamo dedurre da questi risultati?

Ci preme sottolineare che le alterazioni sono state osservate dopo solo 5 giorni di esposizione, a dosaggi relativamente bassi, rappresentativi di possibili esposizioni alimentari (v. sopra lo studio sull’E171) e in animali adulti, che quindi avevano già portato a termine i processi di sviluppo, differenziazione e maturazione dei tessuti. Si tratta di risultati che richiedono ulteriori conferme, tuttavia il pensiero non può non andare ai principali consumatori di questo additivo, i bambini, visto il suo largo utilizzo in dolciumi e caramelle. La conclusione è che la nanotossicologia deve trovare sempre maggiore impulso affinché i valutatori e gestori del rischio dispongano di tutte le informazioni necessarie per una valutazione corretta e supportata da solide basi scientifiche. In tal modo le nanotecnologie possono dispiegare tutto il loro potenziale in termini di innovazione e progresso in un contesto in cui la salute pubblica viene protetta e salvaguardata.

Nanoalimenti perchè…

Per conferire particolare consistenza agli alimenti e influenzare la texture

Per incapsulare componenti o additivi alimentari

Sviluppare nuovi sapori

Controllare il rilascio di aromi, odori e sapori

Sviluppare nanosensori per la tracciabilità degli alimenti

Monitorare le condizioni dell’alimento durante il trasporto e la conservazione

Aumentare la biodisponibilità dei componenti nutrizionali

I dati del mercato

Il mercato mondiale dei nanomateriali è stimato dell’ordine di 11 milioni di tonnellate, per un valore di circa 20 miliardi di euro. Secondo le stime, il settore delle nanotecnologie impiega oggi direttamente 330-400mila persone in Europa. Una categoria di materiali oggi attira in particolare l’attenzione: il nano-biossido di titanio, il nano-ossido di zinco, i nanotubi di carbonio e il nanoargento. Il valore dei prodotti basati sulle nanotecnologie dovrebbe aumentare e passare da un volume di 200miliardi di euro nel 2009 a 2 trilioni di euro entro il 2015.