Luppolo, conservazione e caratterizzazione di specie italiane

2130
"Hop bloemen vrouwelijke plant Humulus lupulus female" di Rasbak - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
“Hop bloemen vrouwelijke plant Humulus lupulus female” di Rasbak – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons

Humulus lupulus L. è una pianta dioica della famiglia delle Cannabaceae che cresce nelle regioni temperate del globo. Le piante di maggior interesse commerciale sono quelle femminili, in quanto producono infiorescenze (strobili) al cui interno è prodotta la lupulina, una sostanza resinosa contenente alfa e beta acidi, xantumolo ed oli essenziali. Le varietà note di luppolo sono molteplici, frutto di selezioni mirate avvenute e portate avanti nei secoli in Inghilterra, Germania, paesi dell’Est Europa, Giappone, America e Australia soprattutto. Le selezioni sono state effettuate al fine di ottenere luppoli che portassero caratteristiche desiderate alle birre (amaro e aromi peculiari), resistenza a stress biotici, ma anche caratteristiche morfologiche particolari. Infatti, le caratteristiche conformazionali dei coni possono essere un criterio di selezione di una determinata pianta di luppolo, a seconda che abbia ad esempio le bratte più o meno aperte. Tuttavia nelle zone in cui la selezione, la coltivazione ed il commercio non si sono sviluppati nel tempo, come in Italia, si è mantenuta una grande biodiversità naturale. In questo lavoro sono stati acquisiti dati riguardanti 22 luppoli reperiti in diverse regioni del nord Italia e 2 varietà di luppolo europee (Magnum e Marinka), presenti nel campo sperimentale di Marano sul Panaro (MO). In particolare, sono state raccolte informazioni su: crescita, conformazione e colore della lamina fogliare, pigmentazione antocianica del ramo principale, forma e dimensione dei coni e forma della pianta, epoca di fioritura, quantità di coni prodotta e tolleranza ad agenti biotici ed abiotici. Da questi dati si è osservata un’ampia variabilità fenotipica del luppolo collezionato nel campo sperimentale. Le differenze si notano già a partire dalla dimensione fogliare e nei coni che si mostrano oltre che con grandezze diverse, anche con forma differente. Le piante stesse hanno forme molteplici: fusiformi, cilindriche, a cono ed altre varianti. Si è potuto, infine, osservare come alcune piante, abbiano mostrato tolleranza a stress biotici come peronospora e oidio.

Bibliografia

M. Rodolfi et al., X Convegno Nazionale sulla Biodiversità, Roma, 3-5 Settembre 2014, 83