Nuovi sensori per monitorare le operazioni di riempimento e nuove tecnologie PEF

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I trattamenti con i campi elettrici pulsati (PEF) vengono solitamente effettuati sui prodotti prima di essere confezionati. Tali trattamenti potrebbero, però, essere applicati anche sugli alimenti confezionati nel caso in cui elettrodi conduttivi a base di materie plastiche vengano integrati all’interno del confezionamento. In questo contesto, in uno studio recente, effettuato da un gruppo di ricercatori olandesi (Roodenburg et al. 2010), è stata sviluppata e testata una nuova camera di trattamento per analizzare la capacità di differenti tipi di confezionamento come elettrodi PEF. Tale camera presenta una geometria plate-to-plate, è alta 75 mm ed ha un diametro pari a 20 mm. In particolare, il sistema è stato testato utilizzando un film (di spessore pari ad 80 micrometri) a base di etilene vinil acetato (EVA), addizionato con particelle di nerofumo (al 30% p/p). Per valutare l’efficacia del trattamento PEF, il materiale è stato dapprima contaminato artificialmente con Lactobacillus plantarum. I risultati dimostrano che la conducibilità elettrica del film (pari a 0.75 S m-1) è sufficiente a garantire la disattivazione di questo microrganismo. In particolare, la riduzione massima ottenuta è pari a 2.1 log10 con un’energia specifica di 17 J ml-1. Concludendo, gli autori evidenziano che la camera di trattamento proposta nello studio favorisce lo sviluppo di nuove tecnologie PEF in cui alimenti e confezionamenti vengono trattati insieme. Ciò limita i fenomeni di contaminazione che avvengono durante le operazioni di riempimento, riducendo, al tempo stesso, la complessità delle linee di confezionamento asettico.

Riferimenti bibliografici
B. Roodenburg et al., Innovative Food Science and Emerging Technologies, 11, 2010, 274-282