L’automazione a garanzia della qualità italiana

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Robot Comau Smart Pal in fase di movimento dopo il rilascio delle scatole

La necessità di modificare rapidamente le attività di fine linea per grandi produzioni ha portato Pastificio Ghigi a scegliere la robotica Comau per la flessibilità data dalla robotica e la velocità.

Il Pastificio Ghigi, storica realtà che ha avuto sede a Morciano di Romagna (Rn), ha un’eco lunga nella storia. L’azienda, infatti, affonda le radici nel 1870 e per oltre 130 anni ha dato lavoro ai produttori di grano della zona, e non solo, acquistando la materia prima, e agli operatori che hanno prodotto la pasta per tutto quel periodo. La crisi, nel 2007, non ha tuttavia risparmiato Ghigi che, dichiarando fallimento, ha chiuso. Sul finire della primavera del 2008, però, il Consorzio Agrario di Forlì-Cesena-Rimini ne rileva l’attività con l’idea di completare la filiera di coltivazione del grano duro. Un’idea affascinante, una scommessa davvero forte, considerando la presenza sul mercato di un centinaio di pastifici e la poco appetibilità del business pasta, notoriamente povero di valore aggiunto e bisognoso di notevoli investimenti. L’investimento industriale è stato comunqe effettuato e oggi il Comparto Ghigi, nome dell’area industriale coperta dalla nuova azienda, ha sede nel Comune di San Clemente, sempre in provincia di Rimini. Il nuovo sito produttivo si estende per circa 100mila metri quadrati e possiede una notevole potenzialità per gli spazi coperti e scoperti utilizzabili ed anche, principalmente, per la posizione geografica strategica per le attività industriali e di servizio.

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Panoramica dei 3 robot Comau Smart Pal attualmente attivi al Pastificio Ghigi

Vocazione internazionale
Oggi il pastificio Ghigi, attraverso una minuziosa scelta delle materie prime, un controllo qualità costante in ogni fase del processo di trasformazione e produzione della pasta, l’utilizzo di fornitori e di filiere italiane anche per le fasi di lavorazioni esterne, è in grado di produrre pasta 100% italiana certificata, un marchio di bontà e garanzia sul mercato interno e a livello internazionale, dove Ghigi ha il maggior numero di clienti. Le persone che incontro in Ghigi mi colpiscono per competenza, passione e determinazione. Attorno al tavolo a cui ci sediamo al termine della visita, affascinante, allo stabilimento, ci sono Bartolo Aprea, direttore delle operations, guida e cicerone in reparto, Paolo Santoni, direttore generale, Filippo Tramonti, presidente e Tonino Montanari, consulente per lo sviluppo cooperativo. A loro chiedo di spiegarmi le scelte produttive, l’elevato grado di automazione presente in azienda (quasi ogni attività è automatizzata anche grazie a Tiber Pack, system integrator che ha integrato i robot Comau e ha installato e avviato le impacchettatrici) e il motivo per cui hanno scelto Comau. La risposta è quasi un coro: “L’automazione è l’unica modalità per essere davvero concorrenziali in questo mercato, l’unica risposta che ci consente, sempre, di garantire un prodotto di qualità, e Comau è la nostra scelta perchè è migliore dei suoi concorrenti e ha un vantaggio ulteriore: è italiana. Noi, come Comau, siamo italiani, crediamo in questo Paese nonostante la difficoltà, investiamo, creiamo valore e innovazione in questo Paese e per questo Paese”. Queste le parole di Paolo Santoni, il direttore generale, che suonano da manifesto e monito per l’attività imprenditoriale targata Ghigi. Lo stesso Santoni aggiunge: “La nostra linea automatizzata, al termine, ha 3 robot pallettizzatori Comau e un quarto è in arrivo.