Progetto Stayfresh, metodologie integrate e innovative per il trattamento dei vegetali di IV gamma

3103

Tra tutti i risultati conseguiti, quali sono i più soddisfacenti dal suo punto di vista?
Direi che per tutti gli aspetti analizzati abbiamo ottenuto risultati positivi e individuato metodologie che possono trovare comoda applicazione. Gli studi sono stati ampi ed articolati e, nel convegno di Bolzano, sono stati presentati i risultati più promettenti e di più facile e rapida applicabilità per la mela di IV gamma. In tutte le aree sono comunque state identificate soluzioni che portano apprezzabili miglioramenti nei processi di produzione: dal post raccolta, con la prevenzione di fitopatie attraverso l’utilizzo di antagonisti naturali, ai molti metodi sperimentati per estendere la shelf-life.” Oltre all’applicazione della luce ultravioletta, infatti, anche i trattamenti con anidride carbonica in fase densa, l’utilizzo di oli essenziali o di batteri lattici e l’incorporazione di miscele di acido ascorbico e saccarosio in condizioni di bassa pressione, hanno mostrato risultati efficaci nel mantenere la qualità del prodotto ed estendere la sua vita commerciale.

Immagine

Vi sono invece delle indagini da cui si attendeva migliori risultati?
Mi sarei aspettata che la luce avesse solamente un’azione positiva, senza effetti collaterali. É stato invece evidenziato invece che, se la dose di luce somministrata è eccessiva, si favorisce l’ossidazione fotochimica dei polifenoli e il conseguente imbrunimento della superficie della mela, con effetti esattamente opposti a quelli che si vogliono ottenere. È stato dunque necessario trovare condizioni di compromesso che permettessero di abbassare la carica microbica di 100 volte contenendo nel contempo l’effetto di imbrunimento.

I risultati della vostra ricerca possono trovare immediata applicazione o sarà necessario effettuare ulteriori sperimentazioni?
Gran parte dei risultati è già facilmente applicabile: per alcune soluzioni, come l’uso di oli essenziali e di antagonisti microbici (batteri lattici), oltre ai test in laboratorio, sono state anche condotte piccole prove a livello di produzione aziendale. In generale, si tratta comunque di tecnologie o metodologie già presenti in commercio e già impiegate in altre attività produttive. Anche nel caso dei raggi UV, abbiamo ottenuto ottimi risultati con lampade standard, simili a quelle in uso in certe aziende per la decontaminazione dei piani di lavoro.