Un team di ingegneri di Harvard, che ha pubblicato sulla rivista Science, ha realizzato una nuova batteria ricaricabile che potrebbe rendere lo stoccaggio di energia elettrica prodotta da fotovoltaico o eolico conveniente sia per uso residenziale che commerciale. La soluzione messa a punto dal team di ricercatori, infatti, utilizza essenzialmente elementi abbondanti, atossici e non infiammabili, che la rendono più economica e sicura di altri prodotti. Carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno, ferro e potassio sono gli elementi principali di questa nuova batteria di flusso a cui sono stati aggiunti un colorante organico comune ed un additivo alimentare economico per aumentare la nostra tensione della batteria di circa il 50 per cento rispetto ai tentativi precedenti. Già l’anno scorso, i ricercatori di Harvard avevano dimostrato la funzionalità di una batteria di flusso in cui i metalli erano stati sostituiti con molecole organiche (a base di carbonio) chiamati chinoni, che sono sostanze chimiche abbondanti e naturali, parte integrante di processi biologici come la fotosintesi e la respirazione cellulare. Mentre i chinoni in soluzione acquosa formano il lato negativo della batteria, il lato positivo si basa su ioni di ferrocianuro. L’idea suona male perché ha dentro di sé la parola “cianuro”, scherza il co-autore Michael Marshak, spiegando come in realtà il ferrocianuro sia così sicuro da essere usato come additivo alimentare e fertilizzante. I risultati ottenuti soddisfano a pieno gli scienziati: si sono ottenuti i primi prodotti chimici ad alte prestazioni, non infiammabili, non tossico, non corrosivi e a basso costo mai impiegati nelle batterie di flusso.