Cicerchia, legume ricco di proteine ma con un fattore di rischio

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"Lathyrus sativus seeds" di Quaaludes - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lathyrus_sativus_seeds.JPG#/media/File:Lathyrus_sativus_seeds.JPG
“Lathyrus sativus seeds” di Quaaludes – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lathyrus_sativus_seeds.JPG#/media/File:Lathyrus_sativus_seeds.JPG

La cicerchia (Lathyrus sativus) è un legume appartenente alla famiglia delle Fabaceae coltivata in alcune zone dell’Asia, Africa orientale e anche in Europa, in aree tendenti alla siccità e alla carestia. Questa è un coltura definita anche “coltura di assicurazione” poiché fornisce un buon raccolto quando le altre colture falliscono. Il consumo di questa pianta leguminosa in Italia è limitato ad alcune aree del centro-sud ed è in costante declino. La cicerchia produce semi ad alto contenuto di proteine. I suoi semi tuttavia contengono anche, in quantità variabile, una neurotossina sotto forma di acido β-N-Oxalyl-L-α,β-diaminopropionico. L’ODAP è considerato la causa della malattia detta neurolatirismo ovvero una patologia neurodegenerativa che causa oltre ad effetti immediati nervosi, la paralisi degli arti inferiori del corpo. Proprio a causa di questa neurotossina sono in corso studi scientifici per cercare di realizzare tecniche di coltivazione che producano piante di Lathyrus sativus con una minor concentrazione di ODAP e quindi di diminuire il rischio di manifestare questa problematica.