Proteine estratte dai semi di dattero

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Par Mariluna, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3204627
Par Mariluna, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3204627

Alcuni ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno condotto uno studio sulle proteine dei semi dei datteri. In particolare gli studiosi hanno estratto e caratterizzato queste proteine che attualmente sono un materiale di scarto. Analizzandole sono state identificate circa 90 proteine delle quali un terzo è coinvolto nel metabolismo energetico della cellula che è associato all’energia necessaria per la germinazione e la crescita. Oggi le principali fonti proteiche di origine animale stanno diventando sempre più costose e poco sostenibili come la carne, le uova e i prodotti lattiero caseari; le proteine di origine vegetale invece sono più sostenibili e per questo l’industria alimentare è interessata a un loro utilizzo. Dai risultati ottenuti la glicinina e la β-conglicinina sono risulte essere le due proteine maggiormente presenti in questi semi e sono conosciute per le loro proprietà emulsionanti: in particolare la β-conglicinina ha un maggiore potere emulsionante rispetto alla glicinina.