Secondo una ricerca pubblicata sull’European Journal of Clinical Nutrition, gli adolescenti italiani consumerebbero troppo sale. Lo studio ha fatto emergere che quotidianamente i ragazzi consumano in media 3,1 g di sale e, circa la metà di questo quantitativo proviene da snack. L’apporto di sale è poi stato correlato all’andamento della pressione arteriosa e si è visto che esisteva una correlazione diretta tra consumo e livello di pressione sanguigna. Nel corso della ricerca è stato somministrato un questionario a circa 1200 adolescenti tra gli 11 e i 13 anni, nel quale dovevano riportare la frequenza di consumo di certi alimenti, l’altezza e il peso. Dai risultati ottenuti è emerso che tra gli snack più consumati c’era la pizza, i cracker, le patatine, e spesso consumati tra un pasto e l’altro. L’apporto medio di sodio dagli snack era pari a 1,4 g/die. Inoltre si è notato che la pressione arteriosa sistolica e diastolica aumentava all’aumentare dell’apporto di sodio da snack e all’aumentare della frequenza di consumo.