Secondo l’inchiesta Waste Watcher 2016, l’85% dei consumatori è a conoscenza della fondamentale importanza dell’imballaggio rispetto alla conservazione o deperibilità del prodotto, per il 64% il confezionamento è addirittura “indispensabile” e il 93% egli intervistati dichiara di scegliere il packaging sulla base della sua funzionalità e della possibilità di riutilizzo. Il 56% dei consumatori ha inoltre dichiarato di essere disposto a pagare qualcosa di più per avere imballaggi che aumentino la probabilità di utilizzo del prodotto, riducendone di conseguenza lo spreco. Durante l’indagine sono state monitorate anche le abitudini di acquisto dei consumatori italiani: la spesa oggi si fa nei supermercati o ipermercati, e non più nei piccoli esercizi commerciali preferendo sempre di più le confezioni piccole (64%) per prevenire lo spreco che infatti colpisce in prevalenza le confezioni grandi aperte da tempo (62%). Come dichiara la FAO, infatti, il packaging è uno degli strumenti fondamentali per ridurre lo spreco di alimenti: nei Paesi in cui mancano le tecnologie per contenere, proteggere, conservare ma anche trasformare e trasportare gli alimenti di base, questi vanno perduti fino al 90% prima di poter essere fruiti.
