Alcuni ricercatori di tutto il mondo hanno lavorato per cercare di recuperare il “sapore del pomodoro di una volta”. Per questo motivo hanno sequenziato il genoma di 398 varietà tradizionali, commerciali e selvatiche di pomodori, andando a misurare il contenuto di zuccheri, acidi e sostanze volatili aromatiche. Queste analisi sono state poi correlate a prove di degustazione che hanno mostrato come le varietà moderne, nella maggior parte dei casi giudicate sciape e insapori, sono particolarmente povere dei geni associati al gusto e alla produzione di sostanze chimiche aromatiche, che concorrono alla formazione del sapore di pomodoro. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che il contenuto di zuccheri all’interno dei frutti era direttamente proporzionale alla loro dimensione.
