Il principale obiettivo della tesi è stato quello di sviluppare alimenti e ingredienti nuovi e sostenibili per il controllo dell’introito energetico. L’obesità è un problema sociale urgente e nuovi alimenti funzionali in grado di modulare lo stress ossidativo e l’omeostasi energetica sono strumenti promettenti per migliorare l’infiammazione e ridurre il peso corporeo. I polifenoli possono agire lungo il tratto gastrointestinale come antiossidanti e modulatori dei processi infiammatori e digestivi. In questa direzione, i sottoprodotti vegetali industriali rappresentano una fonte naturale ed economica di polifenoli da utilizzare a fini nutraceutici.
Conclusioni. Modelli in vitro di digestione umana sono ampiamente utilizzati per studiare il comportamento gastro-intestinale dei micronutrienti e macronutrienti. Anche se gli studi sulla nutrizione umana sono ancora considerati lo standard per affrontare questioni legate all’alimentazione, i metodi in vitro hanno il vantaggio di essere più rapidi, meno costosi, meno laboriosi e privi di limitazioni etiche. (Minekus M. et al., 2014, Food Funct. 5: 1113-24). I polifenoli possono effettivamente influenzare l’apporto energetico e l’appetito negli esseri umani attraverso diversi meccanismi e i test in vitro possono essere utilmente eseguiti al fine di individuare e definire le plausibili azioni di tali meccanismi. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi dal vivo, sia per confermare i risultati in vitro, sia per validare l’efficacia effettiva di nuovi alimenti e/o ingredienti.
Riferimenti. PhD Antonio Colantuono, tutor Prof. Paola Vitaglione – Università di Napoli “Federico II”