Tannini, recupero da scarti della lavorazione del castagno ed utilizzo come antimicrobici nel settore agroalimentare

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I tannini sono polimeri naturali a struttura fenolica utilizzati in diversi settori industriali.

Considerando la scarsa letteratura disponibile sull’attività inibitoria contro i funghi filamentosi e la sempre più diffusa ricerca di nuove formulazioni a basso impatto ambientale in ambito agroalimentare, scopo del presente studio è stato quello di valutare le potenzialità antifungine dei tannini idrolizzabili di castagno contro alcuni isolati fitopatogeni tellurici e del post raccolta.

In particolare, i tannini testati derivano da una frazione di scarto a valle della produzione di pannelli truciolari ecologici, nell’ottica di una valorizzazione di tale scarto. La loro efficacia antimicrobica è stata comparata con quella di un estratto commerciale di tè verde contenente epigallocatechina gallato (una molecola a struttura fenolica avente nella struttura chimica, analogamente ai tannini idrolizzabili, unità di acido gallico).

Per tutti gli isolati fungini testati è stata osservata una inibizione più o meno marcata della crescita radiale fungina rispetto al controllo, nelle colture contenenti tannino di castagno, ad eccezione di Botrytis cinerea e Penicillium italicum che, invece, non sono risultati inibiti in modo significativo.

In sintesi, i risultati ottenuti, seppure ancora preliminari, aprono interessanti prospettive di applicazione dei tannini per la difesa delle colture agrarie, sia in pieno campo, sia nelle fasi post raccolta, in un’ottica di eco-sostenibilità che risponde alla crescente esigenza di introdurre nuove formulazioni a basso impatto ambientale per la protezione delle colture.

Bibliografia

Simone et al., XXVIII Congresso Nazionale di Scienze Merceologiche, Firenze, 21-23 Febbraio 2018, 456-461