Produzione di vanillina mediante processo integrato bioconversione-separazione

2883

VanillinaLa vanillina etichettabile come “naturale” può essere ottenuta da substrati a basso costo sia per bioconversione microbica, sia per via enzimatica. In particolare, nel presente studio sono stati considerati un processo di trasformazione dell’acido ferulico mediante Pseudomonas sp. ed un processo enzimatico a partire da vanillilammina, ottenuta a sua volta per idrolisi enzimatica di capsaicina. In entrambi i casi, la produttività può essere aumentata rimovendo in continuo la vanillina, evitando in tal modo fenomeni di inibizione da prodotto o la successiva conversione dell’aroma in acido od in alcol vanillico. In questo lavoro sono state testate due differenti tecniche potenzialmente adatte allo scopo: l’estrazione mediante contattori a membrana e mediante resine adsorbenti. Nel primo caso è stato selezionato il solvente: il butilacetato è risultato il più adatto poiché presenta livelli di affinità elevati per la vanillina (K=21) e scarsi sia per l’acido ferulico (K=0.4), sia per la vanillilammina (K=0.02). Nel secondo caso, invece, sono state testate 3 resine Ambrelite (XAD2, XAD4 ed XAD16): le tipologie XAD4 ed XAD16 sono risultate equivalenti, con una capacità adsorbente significativamente superiore a quella della tipologia XAD2. In sintesi, lo studio permette di concludere che entrambe le tecniche di estrazione sono efficaci in quanto consentono di rimuovere selettivamente la vanillina, estraendo in misura molto limitata i substrati dei due processi (i.e. acido ferulico e vanillilammina).

Bibliografia

L. Sciubba et al., Atti del Convegno GRICU 2008, Le Castella (KR), 14-17 Settembre 2008, pp. 267-272