La maggior parte degli additivi ha la funzione di migliorare la qualità degli alimenti e/o di favorirne le modalità di conservazione e di trasformazione. Ne esistono di varie categorie ed il loro uso sta prendendo sempre più piede. Fino a qualche anno fa l’uso degli additivi alimentari nei diversi stati dell’Unione Europea era regolamentato da norme nazionali; questa situazione creava però problemi negli scambi commerciali e per questo è stato deciso di armonizzare le leggi esistenti e di creare una lista comunitaria degli additivi consentiti. Le prime valutazioni della sicurezza dei singoli additivi risalgono a circa 30/40 anni fa e si basavano sui criteri scientifici dell’epoca. Alla luce delle più recenti informazioni disponibili, l’UE ha deciso di procedere ad una revisione ed ha affidato all’EFSA il compito di una nuova valutazione di tutti gli additivi alimentari. Trattandosi però di un lavoro molto complesso, ha messo a punto un piano di lavoro che dovrà essere completato nel 2020. La Commissione dell’UE ha pubblicato inoltre, una nota con cui illustra le procedure con cui si sta procedendo alla nuova valutazione della sicurezza degli additivi alimentari ed anche quali sono le priorità: come ad esempio la valutazione della sicurezza dell’aspartame. In realtà quindi, almeno per il momento, non si può parlare di maggiore sicurezza degli additivi alimentari, ma soltanto di un migliore assetto della Legislazione esistente.