Piattaforme web ed app per gestire gli ordini di fornitori e clienti, consegne affidate solo a personale specializzato, strategie impostate nella convinzione che il food delivery trasformerà per sempre le abitudini di acquisto di milioni di italiani.
L’Italia è un Paese conservatore, dove il veterinario è sinonimo di cura di animali da compagnia o da reddito. In realtà questo professionista ha un ruolo importante anche per la tutela della salute pubblica. Come sottolinea una recente campagna pubblicitaria, ogni volta che si beve latte, si mangiano formaggi, carne, uova, pesce o miele, un veterinario si è occupato della sicurezza del prodotto dall’allevamento alla tavola.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Daniela Pezzano, medico veterinario, responsabile assicurazione qualità di un’azienda alimentare di medie dimensioni tra le prime in Italia a credere nel food delivery.
Perché tra i molti percorsi di studi possibili ha scelto la laurea in veterinaria?
Ho sempre amato gli animali, ho deciso seguendo l’istinto ed il cuore. Frequentando i corsi ho capito che questo iter formativo mi avrebbe aperto un orizzonte che va ben oltre la cura degli animali. L’articolo 1 del Codice deontologico della nostra professione afferma che il veterinario è al servizio della collettività, ha il dovere di tutelare la salute degli animali ed indirettamente dell’uomo.
Lo protegge dai pericoli insiti negli ambienti dove vivono gli animali, dalle malattie che possono trasmettere direttamente o tramite gli alimenti da essi derivati. Ho colleghi specializzati nella cura degli animali da reddito, altri che si dedicano agli animali da affezione, io ho scelto l’ispezione e la sicurezza alimentare. Sono modi diversi e parimenti interessanti per concorrere alla tutela della salute collettiva.
Dopo la laurea ha frequentato un corso di specializzazione in diritto e legislazione veterinaria…
L’ho fatto per completare la mia formazione. Ho approfondito le discipline che regolano la professione veterinaria, gli adempimenti in ambito penale, civile e amministrativo, le fonti del diritto e gli aspetti giuridici delle norme nazionali e comunitarie che riguardano la legislazione veterinaria e la legislazione alimentare.
Il corso è stato molto utile, non c’è ramo della attività di un veterinario che non sia regolamentato per legge. Inoltre, il veterinario che si occupa di igiene degli alimenti ha contatti con gli organismi di controllo, e sia pur con minore frequenza con il legislatore, gli avvocati, i magistrati, deve quindi conoscere a fondo, applicare e far applicare la normativa generale e di settore.
Quali sono i temi che più stanno a cuore al consumatore?
Sicurezza e qualità degli alimenti, igiene, benessere animale. Molti tra i prodotti in commercio riportano claim riferiti alla qualità di vita degli animali, dai quali è ricavato il prodotto. Il consumatore associa il benessere animale alle certificazioni bio, all’allevamento all’aperto o a terra (nel caso delle ovaiole) ed è convinto che la scarsa attenzione al benessere animale si ripercuota sulla sicurezza del prodotto.
Ho letto con piacere il tuo articolo e vedo molto entusiasmo e passione nel percorso che hai intrapreso. Ti auguro le migliori fortune. Io sono un collega e lavoro in ASL Ispezione alimenti di o.a. con interesse per il settore dei lattiero caseari.
Un saluto
Piero